Ritorna al sito

Le lacrime della Maddalena

La sera del 3 ottobre 2008 Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro consegnano presso la Chiesa del Purgatorio le due sacre Immagini restaurate di S. Maria Salomè e S. Maria Maddalena.
Ero stato appena una settimana prima presso il loro laboratorio in Andria, il giorno 27 settembre per essere precisi, per controllare di persona la perfetta esecuzione del lavoro, prima della consegna.
A detta di Valerio Iaccarino sono stato il committente più pignolo con cui egli aveva avuto a che fare fino ad allora ... e lo credo bene ... stava restaurando le Statue di Giulio Cozzoli, mica una qualsiasi statua in cartapesta di chissà quale sconosciuto artigiano ...
In occasione della mia ultima visita non avevo avuto ancora modo di poter vedere però le lacrime sui volti delle due Sante, cosa a cui ci tenevo moltissimo, in quanto, come può vedersi nel reportage fotografico delle singole statue, il precedente restauro le aveva annullate e Valerio mi disse che le avrebbe applicate poco prima della consegna a Molfetta.
Le Statue quindi, fanno ritorno nella loro "casa", vengono ammirate in chiesa dai miei amici e collaboratori più fidati, compreso il mio carissimo amico e confratello Sen. Antonio Azzollini, uno dei principali finanziatori del restauro, e subito dopo collocate nella loro teca ... ma ...
Purtroppo c' era un "ma" ... ed il "ma" ebbe conferma il giorno dopo quando, ritornando in chiesa per vedere le Statue, ad una mia approfondita osservazione da vicino dei due volti, mi accorgo che all' interno delle lacrime di erano formate delle bollicine di aria.
Mi sentii male a quella constatazione ... quelle bollicine non le avrebbe mai notate nessuno ... anche vedendo i volti da vicino ... ma purtroppo le avevo viste io; non potevo permettere che per sempre, sui quei volti così mirabilmente plasmati da Giulio Cozzoli ed altrettanto mirabilmente restaurati da Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro, rimanessero delle imperfezioni, anche se ad accorgermene e a saperlo sarei stato solo ed esclusivamente io.
Avrei potuto tacere, ma dopo una notte insonne con quel pensiero, al mattino telefono a Valerio e gli dico di precipitarsi a Molfetta per porre riparo a quanto avevo riscontrato.
Insomma Valerio viene a Molfetta con il materiale adatto a rifare le lacrime ... ma dopo due giorni le bollicine ricompaiono ... ritorna per rifarle ancora una volta, ma niente da fare: dopo altri due giorni le bollicine ricompaiono ... ero disperato.
Mentre scrivo mi rendo anche conto della esagerazione della mia preoccupazione, ma ripeto, per tutto il resto della mia vita avrei avuto quel pensiero fisso e, terminato anche di essere il Priore dell' Arciconfraternita della Morte, anche al solo assistere alle processioni, la mia mente sarebbe stata per sempre rivolta a quelle lacrime e a quelle bollicine.
Valerio mi spiegò che il materiale impiegato era il "paraloid" e che altri restauratori interpellati nel merito del problema gli avevano ripsposto che loro usavano solo quello o addirittura la vernice trasparente. Non riusciva a spiegarsi quella reazione ed il formarsi di quelle bollicine di aria.
.

.
A questo punto uno "non sano di mente" come il sottoscritto cosa fa? Cosa dice a Valerio Iaccarino?
"Valerio ... prenditi le statue, riportatele ad Andria e le rivoglio solo quando sarà risolto il problema delle lacrime" ... quasi non avevo il coraggio di fargli una simile proposta, ma ero il Priore della Morte, non potevo consegnare al futuro, alla storia, qualcosa di imperfetto.
Valerio che ormai aveva imparato a conoscermi, mi accontenta subito, riportandosi ad Andria prima la statua della Maddalena e successivamente quella di S. Maria Salomè.
Oramai, anche se un po' tranquillizzato, quel pensiero era con me ogni momento ... non avrei avuto più pace fino alla risoluzione completa del problema.
.

cliccando sulle foto e ingrandendo, in particolare l' ultima a destra, si notano le famigerate bollicine
.
Intanto nel laboratorio di Valerio c' erano anche le statue di S. Pietro e della Veronica, portate lì la stessa sera del 3 ottobre, ed erano già in fase di lavorazione, con la conseguente produzione di polvere.
La sera del 29 ottobre mi reco ad Andria per vedere come procedevano i lavori (non certo per S. Pietro e la Veronica, ma per quanto riguardava le lacrime della Maddalena) e si presenta ai miei occhi una scena inaspettata ed indescrivibile; la Maddalena era distesa su una specie di tavolo operatorio, tutta ricoperta di teli e con il solo volto scoperto ... come una persona che deve essere sottoposta ad intervento chirurgico.
Questa situazione mi dette ancora una volta conferma della serietà del lavoro che si stava conducendo su quelle tanto amate Statue; avevo raccomandato ai due restauratori, quella sera di giugno in cui portarono via S. Giovanni, di trattare quelle Statue come se fossero state persone in carne ed ossa ... e così le stavano stavano trattando.
.
.
In conclusione, come è andata a finire?
E' andata a finire che dopo vari tentativi le lacrime sono state realizzate definitivamente con una pasta di vetro fatta venire da Murano, che diviene simile al cristallo ... trasparentissima.
Dello stesso materiale sono state fatte anche le lacrime di S. Maria Salomè, dell' Addolorata e della Pietà.
Viene da dire a questo punto che "chi la dura la vince" ed io la avevo vinta con una caparbietà che non ho mai avuto nemmeno durante la realizzazione di una qualsiasi cosa di mia proprietà; ma in fondo, anche se di una millesima parte. in quanto i confratelli della Morte sono più di un migliaio, di quelle statue sono proprietario anche io, e come tale ... o no?
Spero che chiunque, in seguito, avrà il grandissimo onore di presiedere come Priore l' Arciconfraternita della Morte, avrà ugualmente così a cuore quelle Statue, da considerarle vive, così come lo sono per me;
... e che nessuno, per il seguito, si permetta di deturparle, come accaduto nell' ormai lontano 1981!!!
.
.
- Testo e foto a cura del dott. Franco Stanzione.
AVVERTENZA IMPORTANTE

N.B. - Tutte le foto sono proprietà esclusiva dell' autore dott. Franco Stanzione e, per la loro eccezionalità ed unicità, è assolutamente vietato riprodurle, anche citandone la provenienza e lo stesso autore.
I trasgressori saranno perseguiti a norma di legge (Legge del 22 aprile 1941, n. 633 e successive modificazioni).

Ritorna a Le Statue

Ritorna al sito